Leica 75mm 2,5 Summarit … un vero Leica

Primo contatto

Quando uscì nel 2007 faceva parte di una serie di obiettivi nuovi un pò meno luminosi della serie Summicron. Avevano ed hanno un ottimo rapporto prezzo prestazioni, anche se oggi si stà alzando il valore soprattutto del 75mm.

Perchè un 75mm? Semplicemete lo ritengo perfetto nell’abbinarlo ad un 35mm permettendo così di avere un mini corredo da portare sempre in giro. Si possono inserire in un normale marsupio magari non fotografico per non dare nell’occhio.

75mm permettono di allontanarsi di piu dal soggetto ma consentono una interpretazione ancora “intima” senza apportare deformazioni prospettiche ancora presenti nei 50mm quando impiegati in ritrattistica. Sul formato 24×36 siamo attorno ai 27 gradi di angolo di campo.

L’obiettivo è di dimensioni ridotte con un peso di soli 345g e la cosa più interessante è che non entra e non infastidisce le cornici del mirino

Qui si vedono attivate insieme le cornici del 50mm (esterne) e del 75mm e si apprezza che vengono solo lambite dando nell’uso un riferimento immediato. Diciamo che usare un 75mm sul telemetro è piu difficile di un 50mm e per me è la focale più lunga utilizzabile senza ricorrere a sistemi ausiliari come il Visoflex o il live view.

La costruzione si legge in giro essere leggermente inferiore ai fratelli più costosi ma posso assicurare di non aver notato differenze di sorta. Tutto è perfattemnte liscio sia nei movimenti dell’anello che nei click dei diaframmi che sono ben 11 lamelle, l’univa vera differenza è che possiede un anello di gomma e non l’alluminio per la regolazione del punto di fuoco, quindi può darsi che fra molti anni dovrà essere cambiato.. ma non ci sono lamentele per ora.

Una cosa molto soggetiva è la tipologia di resa o “timbrica” che si cerca nelle lenti, io preferisco quelle “classiche” e questo è una via di mezzo… ovvero non ha lenti asferiche ma ha lenti a bassa dispersione, diciamo che fornisce un risultato “tradizionale” ma con meno “difetti” quindi una bella sorpresa.

Si tratta di uno schema a doppio Gauss di 6 elemeti.. poche lenti riescono a conferire questi risultati dal sapore Leica. La nitidezza non manca affatto nemmeno a tutta apertura che in questo primo modello è contrassegnata con F 2,5 mentre nel secondo con stesso schema ottico ma messa a fuoco minima di 70 cm contro i 90cm di questo è contrassegnata a F2,4 . In realtà Leica specificò che il valore reale resta per entrambi F2,4

Come si comporta negli scatti reali? Direi molto molto bene per ora non l’ho sfruttato al massimo ma un idea l’ho maturata e si tratta di una lente Leica a tutti gli effetti

F2,8

Si nota benissimo la transizione fra le parti a fuoco e quelle no, vi è un passaggio graduale che restituisce un ottima sensazione 3d e non da figurina appiccicata dove il punto di fuoco sfugge repentinamente come in molti oviettivi attuali

F 4,0
F2,8
crop dell’immagine precedente

le zone fuori fuoco restano leggibili e non si entra in quello status per me a volte assuro delle lenti ultra moderne dove è tutto impastato

Aggiungo che il trattamento anti riflesso gestisce benissimo i contro luce anche senza l’ausilio del paraluce.

Prossimamente avrò modo di provarlo ancor più in profondità grazie ad alcuni lavori già programmati..restate sintonizzati.

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